San
Cristobal de las Casas
Posto stupendo nel bel mezzo del Chiapas.
La notte in cui arrivammo (3 del mattino, dopo un lungo viaggio in autobus sulla
strada, allora sterrata, che in mezzo alla foresta ed ai monti proveniva da Oaxaca) la
prima cosa che ci colpì fu l'aria rarefatta e frizzante che sapeva di aria vera. Poi
fummo incantati dalla Luna: luminosissima sul fondo blu cupo del cielo, cristallina,
vibrante. Infine trovammo alquanto insolito ed inspiegabile il fatto che tutti i
marciapiedi di quelle viette strette fossero alti quasi un metro dal livello stradale.
L'arcano fu scoperto il mattino seguente grazie ad un potentissimo acquazzone: le vie
erano diventate torrenti!
Questa cittadina si rivelò veramente ospitale, aveva una dimensione domestica: molte
Posade carine dove dormire, molti ristorantini dove fare anche ottime colazioni (con
tantissime torte a scelta!) e con ottimi prezzi.
Bello e curioso era il mercato: il Sabato mattino arrivano gli Indios dei villaggi
vicini, nei loro abiti tradizionali, per vendere i loro manufatti.
San Juan Chamula
Villaggio Indio (ciò significa case con i tetti in lamiera)
nelle immediate vicinanze di San Cristobal. La particolarità stava nella chiesa (vd
foto sopra). Edificio di stile settecentesco dipinto d'azzurro turchese e di bianco.
Ingresso vietato ai turisti; si poteva solo sbirciare dal portale spalancato dove stavano
di guardia due uomini armati con machete. Una volta abituati gli occhi al buio
dell'interno ci rendemmo conto di quanto incredibile fosse quel posto! Una commistione di
Sacro e Profano! Tutte le panche e le sedie, come le statue dei Santi a grandezza naturale
con i lineamenti Indio, erano accatastati lungo il perimetro dei muri. Sul pavimento era
sparsa in abbondanza della paglia e la gente stava seduta per terra in cerchi distinti per
ogni gruppo famigliare. Ogni capofamiglia conduceva il proprio rito, cui il suo cerchio
rispondeva, con nenie, preghiere, litanie diverse ed urlate. Al centro dei cerchi
mettevano candele accese e spente, bottiglie di coca-cola, pacchetti di sigarette,
ciotoline con gli incensi fumanti; e tutti questi oggetti venivano di volta in volta
spostati e riposizionati in punti precisi e geometrici.
Chissà!...
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